Pur distribuendo prodotti in tutto il mondo, dai nostri partner K-array tutto parla di Toscana: la freschezza, il genio, l’amore per la convivialità!
Qualche giorno fa, il Team Marketing Develer ha visitato gli stabilimenti dei nostri amici di K-array, a San Piero a Sieve, nel cuore del Mugello.
K-array è un’azienda manifatturiera italiana di tecnologia audio professionale. I suoi prodotti – speaker, diffusori e amplificatori – sono venduti in tutto il mondo e utilizzati in una gran varietà di ambienti e situazioni, tra cui concerti, cattedrali, stadi, teatri, ristoranti e hotel.
L’intuizione è stata di puntare sui sistemi in linea, gli «array» appunto, e proporre casse molto più snelle, per distribuire il suono sulle lunghe distanze, al posto dei vecchi enormi amplificatori.
Circondati da una sottile nebbiolina autunnale, nella valle del Mugello si stagliano i moderni stabilimenti dell’azienda: passati gli ulivi e salita la grande scalinata, una porta a vetri si apre al nostro passaggio.
Ad accoglierci, Andrea Torelli, direttore Marketing e Comunicazione, e Antonio D’Alessio, nostro amico di lunga data e Responsabile dell’area Software.
Per chi ama la musica, questa è la realizzazione di un sogno: già la registrazione ospiti la facciamo accanto a un pianoforte elettrico con amplificazione valvolare.
La musica, come sottofondo, ci accompagna durante tutto il tour; gli uffici dalle grandi vetrate si alternano a sale riunioni dai nomi tipicamente toscani (Firenze, Mugello), fino ad arrivare a un portone completamente nero. Lo spalanchiamo, la luce lascia il passo alla penombra, le sale a divanetti bianchi con cuscini neri e un grande palco.
È la K-hall, il grande auditorium che ospita riunioni e convention aziendali, ma che spesso si apre al pubblico, con tanto di open bar e concerti dal vivo, per intrattenere e diffondere cultura musicale. Andrea e Antonio ce la mostrano orgogliosi “La nostra sala preferita, dove giochiamo tantissimo, facciamo i test, ma soprattutto organizziamo serate una volta al mese”. “Questo nell’era Pre-Covid” specificano, “Ma abbiamo già riaperto!” assicurano felici, facendosi l’occhiolino.
Questi eventi sono anche l’occasione per testare sul campo i prodotti, dai Lizard (piccolissimi altoparlanti che si mimetizzano perfettamente nelle pareti, ma con suono eccezionale) alla modulare e flessibile Anakonda fino agli ultra piatti Vyper (ecco, ci siamo dimenticati di chiedere il perché di questo amore per i rettili!).
E visto che, come dice Andrea, la musica non la puoi trasmettere attraverso un catalogo cartaceo, ma la devi ascoltare, proviamo anche noi tutti i vari prodotti audio di cui è provvista questa sala-show room: è un’esperienza uditiva potente, ognuno ci regala sensazioni ed emozioni diverse.
Lasciando (un po’ a malincuore, lo confessiamo) la K-hall, Antonio ci porta a nel settore interno di Ricerca e Sviluppo: attraversiamo il reparto meccanico, quello elettronico e arriviamo a quello a noi più affine, lo sviluppo software. Tra K-array e Develer c’è un rapporto di stima e collaborazione ormai di lunga data, avendo lavorato insieme sul software e sui sistemi operativi per alcuni amplificatori, ma anche una profonda affinità valoriale e territoriale. Aziende giovani, innovative, toscane: come avremmo potuto non trovarci?
Una lunga sfilza di prototipi ci fa strada verso il grande reparto produzione, che si snoda al piano terra, tra casse, speaker, amplificatori, e poi via verso l’imballaggio e la spedizione.
La mattinata sta volgendo al termine, la visita potrebbe sembrare finita, ma veniamo invitati nella “stanza del caminetto”: luci soffuse e musica bassa (il sistema Rail, scopriremo in seguito) fanno da cornice a un tavolo imbandito e a una griglia sfrigolante. Con grembiule addosso e utensili in mano, rigorosamente brandizzati K-array, ci accolgono con un gran sorriso i due soci fondatori, Alessandro Tatini e Massimo Ferrati, che stanno cucinando per noi.
Usciamo dalla saletta dopo un paio di ore piacevolissime, fatte di chiacchiere, bistecca e cantucci.
La nebbia ha finalmente lasciato il posto a un bel sole autunnale, la porta a vetri si apre e scendiamo la scala, con la promessa di una visita qui in Develer e l’accordo per una prossima collaborazione.
Grazie ad Andrea Torelli e ad Antonio D’Alessio per il tour, le spiegazioni e la buona musica in K-Hall e grazie ai soci fondatori Alessandro Tatini e Massimo Ferrati che hanno cucinato per noi, offrendoci un’esperienza davvero indimenticabile.